COME SCEGLIERE AL MEGLIO L'OLIO EXTRA VERGINE

Per completare il post precedente voglio riportare alcune raccomandazioni per gli amanti di questo fantastico alimento su come scegliere al meglio l'olio extra vergine :

                         LA SCELTA DELL’ OLIO EXTRA VERGINE

Dal 1 luglio 2009 sarà obbligatorio indicare sull’etichetta l’origine dell’olio extra vergine di oliva secondo queste quattro classificazioni:

 1. “Origine Stato membro o Origine Ue” quando sia le olive che la trasformazione delle stesse risultano provenienti da un unico Stato membro.

 2. "Miscela di oli comunitari; quando si tratta di olio ottenuto dalla miscela di oli pro-venienti da Paesi dell'Ue.

 3. "Miscela di oli non comunitari; nel caso di un olio ottenuto dalla miscela di oli pro-venienti da Paesi extracomunitari.

 4. "Miscela di oli comunitari e extracomunitari; nel caso di un olio ottenuto dalla miscela di oli provenienti da Paesi comunitari e extracomunitari.


E' molto difficile, nella giungla delle marche, dei prezzi e delle offerte speciali, indicare criteri certi e sicuri per la scelta di un buon olio extra vergine di oliva, per cui, non essendo degli “assaggiatori” professionisti, vi proponiamo questa scaletta:

 1. Buona parte degli oli extra vergine di oliva in commercio sono miscele di diverse qualità e varietà, il che spesso depone a favore della “Qualità Reale” del prodotto.

 2. Degustate più oli, assaggiandone qualche goccia su una crosta di pane, fino a quando trovate quello che è giusto per il vostro palato.

 3. Ricordate che non deve bruciarvi in “gola” e non essere troppo forte di sapore, perché potrebbe alterare il gusto del cibo.

 4. Più l’ acidità dichiarata è bassa, migliore è la qualità dell’ olio.

 5. Preferite gli oli sulla cui etichetta sono indicate le varietà2 delle olive con cui è fat-to, perché siete certi che l’ oleificio o l’ imbottigliatore garantiscono la provenienza territoriale delle olive, il che, nella giungla delle miscele, non è poco.

 6. Se sull’ etichetta è indicato “100% Prodotto Italiano” sapete almeno che dovrebbe trattarsi di una miscela di diversi oli italiani.

 7. Se sull’ etichetta è indicato “Prodotto Mediterraneo” non illudetevi che sia italiano perché sappiamo che il Mar Mediterraneo bagna l’ Italia ma anche molti altri Pae-si, per cui è sicuramente una miscela di oli di Spagna, Grecia, ….. se no ci sarebbe scritto “Prodotto Italiano”.

 8. Ricordate sempre che se l’ Azienda che imbottiglia l’ olio ha sede in qualche comu-ne specifico della Liguria o del Lago di Garda o dell’ Umbria o della Toscana o della Puglia, o della …… non significa che tutto l’ olio che vende è ligure, gardesano, umbro, toscano, pugliese, o ….. ma può benissimo provenire da qualsiasi parte del mondo ed essere soltanto miscelato o imbottigliato localmente ( questo non vuol dire necessariamente che non è buono, ma soltanto che nella vostra decisione d’acquisto potreste essere tratti in inganno dalla geografia !).

 9. Se potete, scegliete un olio DOP (denominazione di origine protetta): purtroppo costa più caro (a volte anche troppo, senza giustificazione) ma dovreste essere ga-rantiti sulla sua qualità e sulla sua provenienza.

 10. Anche se l ‘olio ha scadenza molto lunga (oltre diciotto mesi), l’ ideale è consumar-lo nell’ arco di tempo tra una produzione e l’ altra (cioè al massimo ad un anno dalla produzione e quindi con scadenza indicata sulla bottiglia nell’ anno successi-vo) perché diventa eccessivamente “stanco”: se trovate promozioni anche molto convenienti per prodotto che scade durante l’ anno, non fatene scorta perché è ancora olio dell’ anno precedente.

 11. Non siate creduloni sui prezzi, perché il buon olio extravergine di oliva non è un prodotto da primo prezzo e le contraffazioni sono sempre dietro l’angolo (come si può vedere anche sul sito www.carabinieri.it nella sezione “consigli tematici – al supermercato).

 Non è fondamentale, ma se volete aumentare la raffinatezza in cucina potete scegliere di-versi oli extra vergini di oliva in funzione del loro utilizzo: leggero e delicato da usare con il pesce o con la frittura, di sapore marcato per le verdure, ….. Dopo aver scelto l’ olio extra vergine di oliva giusto per il vostro gusto e per il vostro palato, è importantissimo utilizzarlo per tutti gli usi in cucina, dal consumo a crudo alle fritture: che l’ olio di semi vada meglio per friggere è una leggenda metropolitana inventata dal marketing, costa semplicemente meno ma, quanto a gusto e risultato, è tutta un’ altra cosa.


                                          LE PRINCIPALI FRODI

 La frode più usuale nel settore oleario è quella di miscelare olio di semi con olio di oliva e farlo passare per olio extravergine d'oliva. In alcuni casi è stato accertato che olio di semi colorato artificialmente con clorofil-la e betacarotene era venduto per olio extravergine. Un'altra frode più specialistica e raffinata, di difficile individuazione, si va sempre più affermando e consiste nel far passare per olio extra vergine d'oliva oli che all'origine erano stati qualificati lampanti o maleodoranti. Questi, opportunamente trattati e con l'aggiunta di modeste quantità di oli vergini di oliva, acquistano, sotto l'aspetto chimico, parametri propri dell'olio extravergine.

Commenti

  1. contesto vivamente il punto 3: l'olio spesso è pungente in gola perchè ricco di qualità benefiche. Se abbinato correttamente è in grado di creare un equilibrio di gusti molto piacevole http://monocultivaroliveoil.com/frantoio.aspx

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